E’ lui l’unico, l’ineguagliabile, l’irraggiungibile, l’incommensurabile, lo stratega perfetto che chiunque vorrebbe avere al proprio fianco che tende la trappola mortale al PD e lo inchioda all’accettazione forzata di una proposta, quella dei 5 assessori esterni, che ormai è la sola strada percorribile per un sindaco smanioso di conservare quella fascia commissariata e senza più un briciolo di autorevolezza. Così è oggi, 21 gennaio, anniversario della fondazione del grande Partito Comunista che nel 1921 muoveva i primi passi, che si decreta l’affermarsi di un nuovo (?) astro nella politica nostrana del paesello a sud est.
Alessio Nitti, un uomo, ma che dico uomo, un superman a cui non capisco per quale ragione non si sia provveduto ad erigere na statua, un mezzo busto bronzeo ad imperitura memoria.
Magari accompagnato dalla sua Mata Hari compagna di viaggio e che ne allieta le nottate con letture di lotta e di politica e di governo che non possono essere non riconosciute.
E così, dopo aver costretto il colosso e strutturato Partito Democratico ad accettare le primarie (le ricordate le primarie?), dopo quel j’accuse consiliare ad opera del rampollo Giuseppe, dopo aver costretto il sindaco alle dimissioni forzate senza via di scampo, costringe oggi lo stesso partito ad accettare quella proposta indecente che dovrebbe vedere il sindaco scegliere in libertà (?) gli assessori esterni al mondo della politica che dovranno tentare di risolvere le urgenze e non solo, di cui si è macchiato come i soldi lo sono ad un bancomat forzato.
Il PD cede il passo al generale di corpo d’armata senza truppe, a quell’avvocato Nitti di scuola dorotea e ne esalta le qualità insospettabili con quell’aria dimessa e schiva che solo un uomo, un grande uomo d’azione e d’impegno poteva attuare.
Ma chi vince e chi perde in questa battaglia all’ultimo sangue?
Strano credere che il PD possa decretare la fine e la bocciatura dei suoi uomini e donne di punta rappresentati dagli ex assessori Bagalà, Palmieri e Spinelli, che pace non si danno per questa defenestrazione forzata ad opera del giureconsulto come difficile sarebbe credere in una accettazione senza ulteriori ostacoli da parte di Libera Casamassima e di Civicamente solo per il fatto che le condizioni come un lama affilata al collo sono state accettate. Dimostrare alla cittadinanza che le sorti del paesello a sud est oggi sono a totale carico di Nitti Bellomo che dovranno scegliere se continuare il cammino con un conducente senza patente, il sindaco, è l’unica strategia rimasta ad un distrutto PD per tentare la strada della risalita, nascondendo il fatto che non vorrei ci trovassimo nella condizione di aver consegnato definitivamente la giunta per intero a 5 esponenti mascherati che tutti piddini saranno.
In questo squallidissimo gioco in cui il pallino e le sorti del paesello a sud est siano passate in un colpo solo dalle mani della Verna Fortunato, compreso l’Innominato che non nominiamo più, a quelle di Nitti Bellomo, è quello che si merita Casamassima che credendo di consegnare le chiavi della città ad un autista esperto, si è accorta che neanche la patente ha.
A proposito, quelli che perdono i cittadini sono, tranquilli.