Nitti: furia francese e ritirata spagnola.

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Se cercate i colpevoli, guardatevi allo specchio. (V.)

Se agli annunci seguissero i fatti, il paesello a sud est la grande metropoli non inciamperebbe nelle buche, non conoscerebbe la povertà, vivrebbe in un ambiente pulito e lindo pieno di verde curato e con scuole che non perderebbero dal soffitto dopo un mese dai lavori che le hanno rese “bellissime”.

Ma noi abbiamo Nitti che indossa la fascia tricolore, però.

E così, dopo i “bravo”, “bene”, “bis” dei soliti noti – stanno diminuendo ultimamente – e gli immancabili articoli spot “pubblicità e progresso”, l’orizzonte rimane più nero del nero.

Era il 29 marzo quando, su forte sollecitazione da parte di quelle sporche e cattive minoranze non allineate, in consiglio comunale, il Nitti ammetteva di aver inviato qualche giorno prima alla ASL di Bari, la richiesta di poter includere anche il Palestrone di Casamassima come futuro centro vaccinale territoriale. Finanche telefonate con il Presidente Emilano, proprio mentre era in onda il consiglio – tu guarda il destino canaglia che ti combina – erano intervenute per dissipare ogni dubbio.

E così mentre altri centri si inauguravano, basta vedere quello della vicina Sammichele di Bari, il sindaco del paesello a sud est, ignaro che il 1° aprile si sarebbe aperta la campagna vaccinale nazionale, inoltrava la richiesta alla ASL.

Mistero della fede.

Ma no, il portatore della fascia tricolore voleva di più.

Indice insieme ad altri sindaci, Turi, Gioia del Colle e Santeramo in Colle, una conferenza stampa in cui “denunciare” la grave disattenzione da parte della Regione Puglia che aveva autorizzato Sammichele, il paesello più piccolo del mondo all’apertura del centro, snobbando non solo Casamassima, ma anche Gioia, Turi e Santeramo.

Come? noi che siamo i comuni più grandi, tuonano in coro i sindaci ribelli, dobbiamo permettere che Sammichele diventi il centro del Mondo? Anche noi vogliamo i nostri centri.

E così la ASL di Bari il 2 aprile, accoglie, come farebbe un papà con il figlioletto discolo e capriccioso che gioca a pallone nel salotto di casa, le varie proposte di questi comuni, e non solo, che mettevano a disposizione dei luoghi dove poter vaccinare i cittadini.

Accogliamo la vostra proposta e ora vediamo che cosa siete capaci di fare, sembra dire quella lettera fotocopia.

Ma contrariamente al centro vaccinale di Sammichele di Bari, sovvenzionato ed organizzato da tempo dai propri amministratori, e che ha cominciato a vaccinare non solo i sammichelini ma anche altri cittadini provenienti dai più disparati comuni, compreso Casamassima, si lavora, ed anche bene, per quello annunciato dal Nitti sindaco non si sa più nulla.

Nel cosiddetto Palestrone, a parte i tavoli per il ping pong, sembra non esserci nulla che possa far pensare ad un futuro centro vaccinale.

Ma come, lo hai voluto, lo hai preteso e perdi tempo?

E se ad oggi (8 aprile anno domini 2021) nessuna risorsa è stata stanziata da parte dell’amministrazione guidata da Nitti per l’organizzazione del centro vaccinale e considerando i tempi che certamente non saranno brevissimi per mettere su tutta la macchina organizzativa, quando, sempre se agli annunci seguiranno i fatti, avremo la fortuna di avere il primo cittadino di Casamassima vaccinato nella struttura annunciata dal sindaco?

Non è che questa storia vi ricorda un altro annuncio riguardante il tendone da adibire ai tamponi?

Bene, bravo, bis, applaudono gaudenti i non haters del Nitti sindaco.

Nel frattempo, sempre a Sammichele di Bari, sono partite anche le vaccinazioni domiciliari.

(In copertina Giuseppe Nitti – tratto dal canale YouTube di webtvpuglia)

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