Palmieri, il sindaco, Sanremo e le pale eoliche.

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Se cercate un colpevole guardatevi allo specchio.

(V.)

Verificato che il sindaco Giuseppi Nitti dal 24 febbraio al 16 marzo non ha pubblicato nulla sul suo profilo istituzionale Facebook in riferimento all’impianto eolico che si vorrebbe realizzare sul territorio di Casamassima, e che risulta vera l’affermazione del consigliere Andrea Palmieri il quale sostiene che solo un post su Sanremo è apparso, possiamo tentare di ricostruire la cronaca politica del 17 marzo.

Mentre il consiglio comunale monotematico convocato per discutere se si dovesse dare parere favorevole o contrario all’insediamento di un impianto/parco eolico sul territorio di Casamassima, giunti alle dichiarazioni di voto il clima si surriscalda. Quello che scatena l’inferno è l’affermazione del Palmieri il quale addebita al Nitti poca trasparenza, poca e scarsa pubblicizzazione del progetto pervenuto e mancanza assoluta di coinvolgimento della cittadinanza sulla scelta che il consiglio era chiamato ad esprimere. Avere il tempo di commentare Sanremo e non averne per informare il popolo su quel progetto dal forte impatto ambientale, era ed è, secondo Palmieri, un fatto grave che metteva in luce lo scarso spessore politico del sindaco Nitti. A questo si aggiunge anche la tradiva pubblicazioni di note pervenute dal Ministero e dalla Regione.

A beneficio dei nostri lettori di quelle note di cui fa riferimento Palmieri, 24 febbraio (Ministero) e 3 marzo (Regione), si è avuta notizia, perché pubblicate all’albo pretorio, solo l’8 marzo.

A questo punto, il presidente del consiglio Pastore, forzando il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale con una arrampicata sugli specchi che lascia senza parole, concede la parola al Nitti il quale sentitosi offeso dalla parole del Palmieri tira fuori anche le tre interpellanze scritte da Palmieri a cui non ha risposto ed accenna ad un incontro avuto con il sindaco di Acquaviva e con l’azienda che ha progettato l’impianto. Di questo incontro, ribadisce Palmieri, il sindaco non ha fornito un resoconto neanche parziale né in aula né altrove.

Chissà quando sapremo quello che si saranno detti in quell’incontro.

Comunque il consiglio, all’unanimità, vota contro l’istallazione del parco/impianto eolico.

Si pronunciano per il no anche il Presidio di Libera e la LIPU.

Ma la kermesse, politica e non canora, dal consiglio comunale si sposta sui social.

Il primo a scrivere è il sindaco che con giubilo annuncia il forte e chiaro no alle pale eoliche.

Poi arriva la volta di Andrea Palmieri:

IL SINDACO, SANREMO E LE PALE EOLICHE

Mi dispiace molto e non posso che riconoscerlo in tono ironico, che il sindaco di Casamassima non abbia gradito il fatto di avergli ricordato durante il Consiglio Comunale di oggi, che mentre tutti siano stati portati a conoscenza delle emozioni che ha provato seguendo Sanremo nessuno abbia saputo, sino a qualche ora fa, cosa invece provasse nel sapere che si vorrebbe costruire sul territorio comunale un impianto eolico.

Un sindaco ed una intera maggioranza che nulla hanno da eccepire sul fatto che note provenienti da un Ministero della Repubblica e dalla Regione Puglia, nonostante siano state acquisite dal protocollo, vengano pubblicate e quindi rese pubbliche con giorni e giorni di ritardo (addirittura 11 giorni nel caso del Ministero e 5 giorni nel caso della Regione).

Nulla ha da dire il sindaco, tranne che “prendersela” con se stesso perché ha il tempo di commentare Sanremo, su quali strumenti abbia messo in campo per informare la cittadinanza tutta, rendendola partecipe, nei confronti di una scelta che avrebbe dovuto investire non solo l’associazionismo di Casamassima, che dimostra comunque di poter dare un contributo qualificato e specialistico, ma anche gli imprenditori e i piccoli coltivatori che, sui quei terreni, continuano a coltivare e produrre i prodotti di cui tutti noi andiamo fieri e che forse necessitano certamente di altri interventi e non certo quelli dei piloni alti 200 metri.

Avremmo voluto che il sindaco avesse immediatamente organizzato conferenze di servizio e assemblee pubbliche anche per raccogliere la voce dei proprietari di quei fondi dove è prevista l’istallazione di quell’impianto, per sapere se erano disposti agli espropri o alle servitù temporanee e permanenti che quelle pale provocherebbero.

Avremmo gradito, più che sapere cosa pensasse di Sanremo, di cosa pensasse lui in prima persona di quell’impianto ed abbiamo anche tentato di farlo. Alle mie tre interrogazioni scritte che potete leggere, ha preferito non rispondere sbeffeggiando il consigliere e l’intera istituzione consiliare, chiedendo lui a me “consigli e contributi” per non assumersi le responsabilità politiche che la carica di sindaco, se lo sapesse, gli impongono.

Non relazionare in aula su incontri con il sindaco di Acquaviva e con l’azienda responsabile del progetto, non investendo i cittadini tutti, di che cosa e in che modo si sia discusso lo trovo veramente molto poco rispettoso nei confronti di quei cittadini che vorrebbe amministrare e che oggi capiscono finalmente quale sia il suo reale spessore politico.

Lui, il sindaco a cui piace tanto Sanremo da averne anche il tempo per un commento, preferisce agire senza comunicare e giustificare le sue scelte a consiglieri e cittadini.

Un sindaco a cui il confronto non solo con le minoranze politiche in consiglio è precluso e preconcetto, ma che trova il modo di evitarlo anche con i cittadini e con tutte le realtà socio-politiche-culturali che pensa, solo perché esprimono le loro opinioni, possano in qualche modo contrastarlo.

Certo, non ci saremmo aspettati di più da un sindaco che continua anche nel campo dell’emergenza sanitaria che da un anno stiamo vivendo sulla nostra pelle, a centellinare con un contagocce finanche i dati sui contagiati, preferendo siano altri a fornirli senza averne titolo.

Fare il sindaco, non è indossare la fascia.

Secondo voi lo ha compreso il sindaco pro tempore di Casamassima?

#rompiamoilsilenzioassordante

Pubblica anche le tre interrogazioni a risposta scritta inviate al sindaco e le relative risposte.

   

Chiedere quale sia la posizione politica di un sindaco di fronte alla possibile realizzazione di un impianto eolico di quelle dimensioni non ci appare una domanda indecente, al contrario della mancata risposta del sindaco che reputiamo censurabile.

Ma la giornata politica, nel frattempo è andata avanti.

Sammichele di Bari, l’unico comune a noi vicino che nonostante non sia direttamente interessato all’istallazione dei pali eolici, qualche giorno fa ha organizzato una assemblea pubblica, riunito anch’esso in consiglio comunale, rispediva al mittente quel progetto che, a poche centinaia di metri dai propri confini, avrebbe certamente depauperato l’ambiente.

Anche Acquaviva delle Fonti era riunita in consiglio.

Durante i lavori, a cui ha partecipato anche il sindaco di Casamassima, ricambiando il favore che Carlucci gli aveva fatto essendo presente a quello di Casamassima, vengono fuori posizioni politiche che appaiono rilevanti.

Anche ad Acquaviva, come abbiamo visto per Casamassima, si condanna l’inerzia da parte dell’amministrazione comunale per non aver coinvolto sufficientemente la cittadinanza su una scelta strategica. Inoltre ci si chiede se il no al parco eolico sia solo un atto meramente politico o se c’è la volontà di opporsi anche nelle aule giudiziarie. Attraverso il sindaco si conosce il ristoro che l’azienda progettista dell’impianto, probabilmente nella riunione congiunta con i sindaci, aveva proposto ai due comuni: circa 350 mila euro. Ristoro da dividersi proporzionalmente al numero di pale impiantate sui territori comunali.

Comunque anche Acquaviva vota all’unanimità per il no.

Quello che sorprende in tutta questa faccenda è che due comuni, Casamassima ed Acquaviva, molto vicini politicamente vista la presenza di entrambi i sindaci nello stesso partito politico, poca attenzione hanno prestato al parere consuntivo dei propri cittadini e di tutti i soggetti interessati alla realizzazione di quelle pale eoliche. Contrariamente a Sammichele che, ripetiamo, nonostante sia toccato solo marginalmente dalle pale, si sia mosso garbatamente e correttamente nei confronti del suo popolo.

Se a tutto questo dovessimo aggiungere la mancanza di grazia istituzionale del sindaco di Casamassima che si rifiuta di rispondere anche a un consigliere comunale, il quadro sarebbe completo.

Rimaniamo in attesa di leggere, se mai saranno pubblicate, le relazioni tecniche che hanno determinato il no all’impianto eolico.

Per chi volesse approfondire qui i consigli comunali tutti del 17 marzo 2021: 

Consiglio comunale di Casamassima

Consiglio comunale di Acquaviva delle Fonti

Consiglio comunale di Sammichele di Bari

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